ASSOCIAZIONE ITALIANA COMUNITA’ ALLOGGIO SICILIA
Aderente alla FIARCOM-CIDEC , VIA Virgilio 61, 9100 trapani

Nelle scorse settimane le strutture addette alla accoglienza e assistenza degli  anziani del nostro territorio sono state fatte oggetto di controlli da parte dei NAS, che non hanno riscontrato anomalie o carenze per la sicurezza degli ospiti, e comunicando i verbali di accertamento agli organi territoriali di competenza.

I servizi comunali, ingenerando confusione sulle differenziate normative amministrative delle grandi, medie e piccole strutture, hanno adottato misure sospensive dall’Albo non dovute e contestate dalla scrivente associazione, ignorando le procedure previste dalla normativa regionale.

Per quanto sopra , nel rassicurare l’utenza e le loro famiglie sulla qualità del servizio delle ns comunità alloggio per anziani, si invitano gli uffici amministrativi ad approfondire la normativa del settore  con riferimento alle piccole strutture mediante una apposita conferenza di servizi.

L’assetto parlamentare attuale e il turbolento dibattito anche nell’area di maggioranza lasciano pensare a profondi stravolgimenti del testo governativo della manovra finanziaria di fine anno.- Sembrerebbe, secondo le dichiarazioni del presidente Conte, essere salvato il regime pensionistico quota- 100 che non trova unanimità di consensi ; invero da una attenta lettura emergono consistenti misure di aggravio fiscale che colpiscono i redditi e i prezzi finali e la curva dei consumi (tassazione delle plastiche, nuove imposte sulle transazioni immobiliari, tasse sui tabacchi , merendine etc). Nessun contenimento della spesa pubblIca, nessuna previsione di contenimento del debito pubblico.

Emerge la tendenza al ritorno alle vecchie politiche di incremento della spesa, mascherata da motivazioni ecologiche del tutto campate in aria.- Nella speranza di un serio ravvedimento del ceto politico italiano, auspichiamo un profondo ripensamento in direzione degli interessi del Paese.

FIARCOM Federazione Italiana Artigiani e Commercianti
VIA Virgilio 61, 9100 Trapani tel 0923361858

All’ASSESSORE REGIONALE ATTIVITA’ PRODUTTIVE REGIONE SICILIANA
AI PREFETTI DELLA SICILIA
AI SINDACI DELLA  SICILIA
AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE
ll.ss.

Oggetto:  decreto assessoriale divieto di panificazione domenicale.

La nostra Associazione;

visto il decreto assessoriale 10 ottobre 2017 regione siciliana, pubblicato sulla GURS del 20 ottobre us in ordine al divieto di panificazione domenicale e introduzione del regime di turnazione delle imprese del comparto, con previsione di sanzioni assurde;

Esprime forte opposizione al provvedimento in parola perché in contrasto con principio di parità fra le imprese di cui alla direttiva Bolkestein, in contrasto con l’art.40 art.40 della legge statale n.35/2012 che equipara gli orari di vendita degli esercizi di panificazione agli esercizi commerciali;

A tutela degli operatori del settore che si vedranno danneggiati dalla vendita in esclusiva delle medie e grandi strutture di vendita alimentare nelle giornate domenicali;

CHIEDE

La revoca del provvedimento in questione ai fini del ripristino dei principi di legalità .

Trapani 15 novembre 2017

Per la associazione
Giuseppe Ingardia

La Direttiva Bolkestein ( n.2006/123/CE) continua a mietere vivaci proteste in tutta Italia fra ambulanti e tassisti.
L’ultimo decreto Milleproroghe  ( DL 30 dicembre 2016 n.244) ha differito al 31 maggio 2018 l’efficacia della Direttiva , che in realtà è vicina alla scadenza.-
Sappiamo che il testo comunitario prevede l’azzeramento delle proroghe automatiche delle concessioni esistenti e la emissione di nuovi bandi per il rinnovo delle licenze insieme al diritto di partecipazione degli operatori Unione appartenenti agli stati membri , nonché alla società di capitali , in ossequio al superamento delle discriminazioni di nazionalità e al superamento del vantaggio competitivo finora operato con le proroghe automatiche .-
Così trovano spiegazione le spinte localiste anche in altri settori della vita economica, specie nelle realtà territoriali mediterranee , pronte a reagire allo sconvolgimento del sistema dei servizi con l’ingresso del gigantismo imprenditoriale dei paesi europei più forti , come avvenuto già nel recente passato nel sistema bancario e della grande distribuzione , con la invasione dei grandi marchi  nelle economie deboli del centro sud Italia .-
Non si tratta di posizioni corporative o localiste ,ma di una legittima difesa delle economie locali, che il liberalismo sfrenato della UE tende violentemente a scardinare con il chiaro intento di trasformare specie il sud in una mera area di consumo.-
Da qui l’appello al governo e alle forze politiche a rimettere in discussione la famigerata Direttiva , che ignora e sconosce gli effetti disastrosi nel nostro fragile sistema economico territoriale.

Giuseppe Ingardia