La insidia delle Home Restaurant e la concorrenza selvaggia
Il fenomeno della Home Restaurant sta diffondendosi anche in Italia e segnatamente nelle località turistiche, proveniente da aree del terzo mondo, dietro la facile illusione di bypassare le normative fiscali sanitarie e amministrative.
Il legislatore infatti sta adoperandosi per contenerne la diffusione estendendo l’ordinamento delle attività di somministrazione a questo nuovo campo, che sebbene dichiarato in esenzione dell’Iva purchè entro i limiti di incasso annuo di 5 mila euro (attività occasionali) e delle disposizioni urbanistiche sulla destinazione d’uso dei locali, normalmente sfora detti limiti e svolge attività di concorrenza sleale nei confronti degli esercizi al pubblico, con enorme difficoltà di controllo perché svolta in abitazioni private.
Si ripete il fenomeno di qualche decennio fa dei cossidetti “circoli privati”, poi stroncato da una normativa che praticamente li equiparò ai pubblici esercizi in materia fiscale e sanitaria.
E‘ bene che il parlamento si appresti a decidere al più presto, dopo la recente campagna estiva di concorrenza selvaggia a danno degli esercenti professionali